Vivien:da Stagista a Cameriera in Hotel 3 stelle a Jesolo - Hotel Torino Jesolo
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Vivien:da Stagista a Cameriera in Hotel 3 stelle a Jesolo

Lasciamo la parola a Vivien arrivata due anni fà come stagista dall’ Istituto Professionale Barbarigo di Venezia, e, anche a Vivien , come a Marta , ho chiesto un pensiero sulla sua esperienza oramai biennale all’Hotel Torino. Da valida stagista, infatti, abbiamo l’abbiamo assunta , essendo una ragazza veramente in gamba.Vivien scrive :‘’Beh cosa dire della mia esperienza passata all’Hotel Torino, non saprei da dove cominciare. È un posto che ti entra nel cuore se ci sei in vacanza quindi figuriamoci se ci passi la stagione a lavorare. Affrontare un’intera stagione non è semplice : i ritmi sono serrati e anche se il lavoro che fai ti piace, ci sono momenti in cui senti che non ce la puoi fare. Non è facile trovare un equilibrio con i colleghi con cui convivi, mangi, lavori, esci anche a divertirti. E’ un pochino come una convivenza, ci sono momenti no, momenti down, bilanciati però da momenti belli ed esilaranti. Ti manca casa, perché di certo non ti metti ad andare avanti ed indietro con il bus per ritornare a casa la sera, e stare fuori di casa, convivendo con ‘colleghi spesso sconosciuti ‘non è facile per nessuno .Mi è capitato di svegliarmi di cattivo umore (e a chi non capita?) , ma poi, lavorando, iniziando la giornata con il caffè con lo chef, con il Suo aiuto e con Giovanna , già un pochino mi ripigliavo. E poi, nel corso della giornata non nego che una buona parte dei clienti mi faceva sorridere, mi tirava sù l’umore. Infatti all’Hotel Torino ho imparato che il Cliente diventa, non dico un amico (parola importante), ma non resta un semplice Cliente senza anima, senza personalità. Qui ho imparato che il Cliente si fidelizza, ritorna, ha piacere di ritrovarti, di fare due chiacchiere con te, due risate, di raccontarti come è andato l’inverno .Questo per me è stato un nuovo insegnamento, una cosa che a scuola di certo non mi avevano insegnato, trattare educatamente sì, questo lo sapevo, ma il rapporto che si crea, la felicità nel ritrovare certe persone che ritornano , di vedere i bimbi che ti saltano al collo e ti abbracciano, di vederli cresciuti…. Un’emozione bella, decisamente che nessuna Scuola ti insegna, se non lavorare in un albergo che vuole essere una Casa per il Cliente.Non nego di aver trovato anche Colleghi che molto mi hanno insegnato e che anche sono diventati amici, e che questo rapporto si è mantenuto vivo durante l’inverno. Ci si aiuta spesso, perché la convivenza giornaliera non è semplice, se dovessimo farci guerra, sarebbe uno scannatoio!L’esperienza stagionale al mare è diversa da un lavoro molto più regolare, meno frenetico e cittadino : la stagione è un distacco , poi però ti trovi a Jesolo e ci sono anche occasioni di divertimento serale, mentre la tintarella, ammetto, l’ho tradita spudoratamente per i sonnellini ristoratori pomeridiani. A fine stagione mi sono ritrovata ad andare a farmi due lampade! Vergogna!Lavorare in un hotel 3 stelle al mare è un’ esperienza molto diversa dal 4 stelle in città, qui diventi più pratica, più veloce, impari a creare un rapporto con il Cliente più umano forse, e soprattutto è un lavoro che ti insegna a crescere lavorativamente, ma anche a livello umano . E’ un mettersi alla prova, un testarsi lontani da casa, ad una velocità sopra le righe, è un testare la propria resistenza ed un imparare tecniche nuove, persino a gestire i gruppi che io non avevo mai gestito prima.Quest’esperienza non la dimenticherò mai, perché se l’Hotel Torino ti entra nel cuore,non ne esce più.”VivienE io aggiungo i miei ringraziamenti a Vivien : grazie per averci portato la tua eleganza, la tua professionalità, la tua puntualità e la tua amicizia. E’ bello, ed è una crescita lavorare con te